Credo


Credo che qualunque architetto, dotato di un minimo di scrupolo,
abbandonerebbe la professione, dopo aver vissuto 24 ore all'interno di un edificio da lui stesso progettato.


10 commenti:

digito ergo sum ha detto...

il dramma è che spesso, l'architetto non impara dai propri errori, e vivrebbe al massimo 24 ore anche nel centesimo edificio costruito da lui...

Ale ha detto...

Heylà!Bentornato Charlie! :)

Charlie68g ha detto...

digito te la ricordi quella ..
sum chi cun l'architett
e mi sum chi cun larch i gamb
è, dici che per natale potevo risparmiarmela?
vabb

Charlie68g ha detto...

Ale, grazie mille
ma non ero sparito, avevo solo perso la tastiera ;-)

indierocker ha detto...

oh, bello sfondo: è proprio natale!
...certo, meglio di quella riga, eh eh eh

Charlie68g ha detto...

Grazie indie
in effetti quella riga aveva stufato anche me....

AndreA ha detto...

Wow, che bel template!! :-)))

Secondo me se ci dovesse vivere ... lo farebbe diversamente ...

A presto!! :-)))

Anonimo ha detto...

E' quello che dicono gli ingenieri che devono fare i calcoli per le masturbazioni mentali degli architetti :-D

Ciao!

Charlie68g ha detto...

Andrea Grazie
cono comunque convinto che molti architetti siano recidivi e non sarebbero nemmeno in grado di imparare dai loro errori

Charlie68g ha detto...

marco
hai perfettamente ragione
e a proposito di ingenieri, hai notato come sia difficile farli uscire dai loro schemi?
e che dire degli avvocati? che parlano usando solo il participio passato?
ma vuoi dire che ogni corso di laurea ha i suoi tratti distintivi???