Lettera a mia madre

La scrivo qui perché non sempre riesco a dirti le cose guardandoti negli occhi; e poi tu sei al mare e dirtelo per telefono non mi va, mi dà quella sensazione di plastica che non voglio più provare.

Volevo dirti che ti voglio bene e che apprezzo molto tutto [[SPEZZA]]quello che avete fatto per me.

Quello che io oggi sono è anche frutto di quello che siete riusciti a trasmettermi.

Però su alcune cose non siete riusciti a mettermi in guardia, forse perché nemmeno voi lo sapevate o più probabilmente perché non volevate mettermi di fronte al fatto che comunque non si è mai arrivati da nessuna parte.

Non si è mai adulti, non si è mai uomini, non esiste nulla di definitivo, perché tutte queste cose sono in continua evoluzione e quello che hai raggiunto oggi non sarà sufficiente a permetterti di affrontare con sicurezza il domani, non sarà sufficiente, dovrai nuovamente rimboccarti le maniche e rimetterti in discussione.

Non ti danno un diploma di adulto, non esiste una serie di prove superate le quali puoi finalmente dichiararti cresciuto e pronto ad affrontare il mondo intero.

Ecco è proprio questo il punto, non si è mai finito di imparare.

Quello che non mi avete detto è che comunque sarà sempre un percorso di crescita, e che il mio essere adulto consisterà proprio nel sapermi riproporre, nel mettere nuovamente in gioco tutto quello che sono diventato, nel rimescolare le carte e dichiararmi pronto ad una nuova partita, col sorriso sulle labbra e nel cuore.

Ma forse queste fanno parte di quelle cose che non apprendi se ti vengono dette, sono lezioni che impari sulla tua pelle, che solo vivendole ed entrando a far parte del tuo DNA riesci a capire.

Queste cose io le sto vivendo, le sto sentendo, sto riuscendo a farle mie e posso assicurarvi che quello che sto provando è una fnatastica sensazione di gioia.

E allora alla fine di tutto devo dirvi grazie anche per questo, non smetterò mai di ringraziarvi per tutto quello che avete fatto, per avermi permesso di commettere i miei errori, stando in disparte, ma essendomi comunque vicino.

Vi voglio bene, a tutti e due.