La notte dei morti viventi...
I sapori di una volta
Forse non lo sapete, ma nella casa dove vivo la cucina funziona ancora con le bombole a gas.
Trovare una bombola a gas oggi non è così semplice, devi entrare in confidenza con i vicini e farti svelare dove poter trovare questa rarità.
Dopo innumerevoli caffè con il mio vicino sono [[SPEZZA]]riuscito a sapere che le bombole posso essere acquistate in un piccolo negozietto conad a pochi km da casa mia, così sabato ne ho approfittato e mi sono recato lì per comprare la tanto agognata bombola.
Abituato ai grandi supermercati, entrare in questi negozietti rasenta l’inverosimile, sembra di fare un viaggio indietro nel tempo. Il commesso che ti serve la carne è lo stesso che poi trovi alla cassa, gli scaffali sono tutti piccolini e ci trovi di tutto, dal genepì ai quaderni per la scuola e i cestelli per la spesa sono ancora quelli vecchi di metallo cromoarruginito.
Ma la cosa più bella sono le persone che frequentano questo negozio
Si conoscono tutte per nome, si salutano e si fermano a chiacchierare, raccontandosi gli ultimi pettegolezzi del paese (t’ei sentì da la fiola dul barbè, quel cu stava in piaza da dre dal preu, e cose così).
Ci sono le nonnine, con le loro calze spesse e le scarpe che sembrano ortopediche, con ancora le forcine tra i capelli e quegli orecchini rotondi che ormai non si vendono più.
C’è il nonnino che accompagna la moglie e che racconta dei suoi ultimi acciacchi e tutti si interrogano sul periodo giusto per seminare le patate, la nonnina che fa segnare sul conto, che paga a fine mese quando prenderà la pensione.
E’ un posto dove incontri ancora la gente vera, dove tutti quando ti incrociano ti sorridono e ti salutano e anche se mi costerà qualcosa in più penso che da ora in poi andrò lì a fare la spesa.
Non potrò mai averla
Troppo diversi, ritmi che non si incontrano mai
Pensieri che stridono se li metti vicino, anche se poi presi nella giusta maniera ti accorgi che esprimono gli stessi concetti, ma purtroppo parliamo due lingue diverse e avremmo bisogno di un traduttore.
Stili di vita che non combaciano, siamo due persone destinate ad amarsi a distanza perché il contatto diretto tende a distruggere l’amore.
Anche il sentirsi per telefono ormai da adito a situazioni ed emozioni che non sempre si riesce a ricondurre nella giusta maniera e ci si ritrova aggrappati alla cornetta scambiandosi lunghi silenzi.
Amare vuol dire lasciarla andare, riuscire a liberarsi della sua ossessione e gioire dei suoi momenti di felicità, cercando di rivolgere i propri verso altre mete, ma non è così facile.
A volte però le cose cambiano, e quello che ti sembrava un miraggio lontano può trasformarsi in un timido sogno.
Non so per quanto tempo le cose continueranno così, ma so che in questi giorni sono particolarmente felice.
Sarà la nuova prospettiva con cui sto imparando a guardare le cose, sarà che qualcuno con un piccolo gesto riesce a smuovere grandi montagne, sarà che forse adesso è il momento giusto.
Forse adesso possiamo provare a sintonizzare i nostri cuori.
Un uccellino bussa alla mia finestra
Sono un po’ di mattine che vengo svegliato da un uccellino che continua a sbattere contro i vetri delle mia finestra.
Non so se vedendo la sua immagine riflessa gli si scagli contro cercando di scacciare l’intruso, o se stia cercando di fare conoscenza con un suo simile.
Di sicuro però domani mattina gli farò trovare sul davanzale un po’ d’acqua con dentro un aspirina
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Estate in musica
Ma ve lo ricordate?
Ben Harper - Both sides of the gun in sotres now
"Un posto nel mondo" di fabio Volo
Nuovi arrivi
Prince 3121
Non si può parlare di un disco di Prince senza averlo ascoltato almeno una decina di volte.
Troppo particolare, troppo difficile da definire
E allora, visto che sono solo al secondo ascolto, vi rimando a due vecchi album che riascolto sempre molto volentieri.
Il primo è “Graffiti Bridge” un album secondo me molto bello e del quale apprezzo particolarmente
Il secondo è The rainbow children che va ascoltato dall’inizio alla fine senza interruzioni o amici che ti stressano l’anima incitandoti ad uscire o peggio ancora ragazze che bussano alla tua porta chiedendoti di farle entrare (ma questo mi succede raramente e di solito si tratta della padrona di casa che vuole i soldi dell’affitto).